PARROCCHIA SAN NICCOLò
Orario CELEBRAZIONI - INVERNO 2025
(OTTOBRE-APRILE)
— Dal Lunedi al Sabato
Santo Rosario
- Ore 18.00;
Santa Messa
- Ore 18.30;
— Domenica
Santo Rosario
- Ore 18.00;
Celebrazione Eucaristica
- Ore 09.00;
- Ore 11.00;
- Ore 18.30;
— Lunedi
Adorazione Eucaristica
- Dalle 8.30 alla ore 18.30;
— Sacramento della Riconciliazione
Prima delle celebrazioni e il Sabato pomeriggio dalle 16.00 in poi.
GLI ULTIMI APPUNTAMENTI

Crescere insieme. Passi verso una genitorialità consapevole
Ore 21.15 – Presso la Sala Consiliare (Contrada Fonte Palanca, Acquaviva Picena)



Le ceneri – Inizio del tempo di grazia della Quaresima
22 Febbraio:ore 21.00 – S. Messa con il rito di imposizione delle ceneri

Solennità di tutti i santi Commemorazione dei fedeli defunti
31 Ottobre:ore 18.00 – S. Messa nei primi vespri di Tutti i Santi. (Chiesa di San Lorenzo) 01 Novembre – SS. Messe:ore 09.00 – Chiesa di San Lorenzoore 11.00 –
PARROCCHIA LIVE STREAMING
Se vuoi seguire la messa, le mie catechesi, il rosario o la Via Crucis direttamente online, ecco come fare.
COS’E’ QUESTO SERVIZIO?
La Web-TV è pensata per far arrivare a tutti la Parola di Dio e la liturgia (specialmente a coloro che non possono muoversi da casa, come gli anziani o i malati).
COSA TRASMETTE?
La Web-TV trasmette la celebrazione della Messa in Parrocchia e la catechesi settimanale sulla Parola di Dio.
COME SI ASCOLTA?
È facile. Basta scaricare sul proprio computer o il proprio smartphone l’App gratuita “Belltron Streaming”.
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- clicca sul box “ascolta la Messa;
- nell’elenco delle Chiese, cerca “S. Niccolò”;
- per impostarlo tra i “preferiti”, clicca sul cuore ♥;
- ogni volta che si clicca su “ascolta la Messa” ci si collega al canale radio della Parrocchia.
Il cammino di avvento della famiglia
CARI GENITORI,
vi presentiamo uno schema di catechesi che chiamiamo “momento della luce” da vivere in famiglia nelle settimane di Avvento. Non vi spaventate della parola, non dovete fare i catechisti nel senso di spiegare cose particolari. Si tratta invece di vivere con i vostri figli un momento di condivisione in cui provate insieme ad ascoltarvi l’un l’altro e ad ascoltare il Signore. Per questo vi proponiamo uno strumento molto semplice: è la traccia per un incontro familiare di circa 20/30 minuti, che non richiede da parte vostra alcuna particolare preparazione religiosa, ma solo il desiderio di provare a parlare in modo vero tra voi. Il “Momento della Luce” prevede una condivisione del vissuto, l’ascolto di un breve testo, una semplice preghiera. È un metodo sperimentato (anche da famiglie in cui uno dei genitori non è credente e da famiglie in cui c’è un solo genitore in casa) e può attivare un dialogo prezioso, che aiuta le relazioni.
La proposta è questa: a partire dall’ultima settimana di novembre (dal 23/11) e poi per le quattro settimane di Avvento trovate un momento settimanale di condivisione e preghiera della durata di 20/30 minuti. In tutto sono cinque incontri familiari. Sappiamo che non è poco chiedervi di trovare ogni settimana mezz’ora per stare tutti insieme in questo modo, ma siamo convinti che in questo periodo sia quanto mai necessario.
Presentazione del Cammino di Avvento: I momenti di Luce
La preghiera in famiglia per la 1 Domenica di Avvento
Cammino di Preparazione al Matrimonio
Domenica 11 Ottobre, alle ore 19.00 presso la chiesa parrocchiale, riprende il percorso di preparazione al sacramento del matrimonio. I fidanzati che desiderano partecipare possono venire ed iscriversi direttamente il giorno dell’incontro.
Per riflettere insieme sul tempo che stiamo vivendo
Nuovo numero di Telefono della PArrocchia
A seguito di alcuni problemi, abbiamo dovuto sostituire la line telefonica. Ecco il nuovo numero del telefono fisso della parrocchia: 0735364745
25 Aprile 2020
Ai Fedeli della Diocesi
PROT.N.VES-2020-46
Carissimi fedeli della Diocesi,
stiamo uscendo dalla cosiddetta “Fase 1”, provocata dal coronavirus (covid-19), che ci ha costretto a stare a lungo chiusi in casa, per di più intimoriti da quanto stava succedendo attorno a noi.
Siamo stati costretti con grande dispiacere anche a sospendere tutte le attività pastorali, comprese le celebrazioni di sante messe, funerali e sacramenti.
Ci ha fatto molto soffrire, in modo particolare, di non poter prendere commiato dai nostri cari con la celebrazione del funerale.
Abbiamo celebrato la santa Pasqua chiusi in casa, senza poter cantare insieme l’Alleluja della resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo attraversato una dolorosa esperienza, unica nella storia, che ha coinvolto tutte le religioni in tutto il mondo.
Andando ormai verso la conclusione della “Fase 1”, mi sento di esprimere una profonda gratitudine a Dio perché, almeno fino ad ora, ci ha risparmiato dai gravissimi lutti che in altre parti della nostra Nazione e del mondo hanno profondamente ferito famiglie e intere comunità religiose e civili.
Abbiamo vissuto con molta apprensione questo tempo e sicuramente siamo stati aiutati in tutto ciò dall’intercessione di Maria Immacolata alla quale, nella chiesa di san Benedetto martire, ho rivolto una solenne supplica il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, e dai santi patroni delle nostre comunità ai quali si sono rivolti i vostri parroci per richiesta di protezione. Questo ci ha aiutati anche ad accettare, con pronta collaborazione, di restare in casa e ad adottare le misure che sono state consigliate per difenderci dal contagio.
Si profila a breve, dal 4 maggio, l’inizio della “Fase 2” anche per noi e per la nostra Chiesa diocesana. Siamo in attesa che ci vengano indicate le condizioni, alle quali ci atterremo, per proteggere la salute di tutti e poter riprendere le celebrazioni di sante messe, funerali e sacramenti e con gradualità anche gli altri momenti di vita comunitaria.
Molte domande ci si presentano sul come sarà questa ripresa. Molto spesso è stato detto “niente sarà più come prima”, cosa che, almeno in parte, condivido: l’esperienza che abbiamo fatto -e che in parte continueremo nella “Fase 2” per le limitazioni che ancora ci chiederà- è stata una scuola di vita dalla quale dovremo imparare molto e dovremo imparare insieme. Sicuramente avremo bisogno di tanta umiltà, fermezza e solidarietà, perché non tutto sarà facile e con molta probabilità saremo chiamati a fare sacrifici.
Avremo bisogno di molto ‘noi’ e di molto meno ‘io’ a tutti i livelli. Siamo riusciti a combattere il virus solo accettando di adottare tutti insieme alcuni comportamenti, rinunciando al “faccio a modo mio”; abbiamo imparato che da soli non ce l’avremmo mai fatta e da soli non riusciremo a ripartire, occorrerà la collaborazione di tutti a progetti comuni.
Avremo bisogno di fare tesoro di quello che abbiamo imparato vivendo molto più del solito la nostra fede non solo in famiglia, ma come famiglia: infatti non solo siamo stati costretti a seguire la celebrazione della santa messa in famiglia, ma l’abbiamo fatto come famiglia unita. Questa unità nella preghiera e nella lode di Dio è un valore da non perdere.
Abbiamo imparato, anche con qualche fatica, a dare più tempo alla famiglia, a parlarci, ad ascoltarci e a confrontarci, magari vivacemente e con qualche bisticcio, su tante cose. Non potrà essere sempre così, non è concepibile che si passi la vita chiusi in casa, ma se avremo imparato quanto sia importante condividere in famiglia, sarà stato un tempo prezioso.
Abbiamo esperimentato il manifestarsi, in larghissimi strati della società, di una grande solidarietà verso coloro che sono in difficoltà: ciò ha veramente del grandioso. Sarà una risorsa preziosa non solo per la nostra ripartenza come società e come Chiesa, ma anche per far fronte alle tante nuove povertà, non solo materiali, che il coronavirus ci lascerà in eredità.
Poiché sarà impossibile fare come se nulla fosse accaduto, mi pare importante che ognuno di noi si fermi per una rilettura spirituale di quanto abbiamo vissuto per trarne sapienza di vita cristiana. Si potrà in seguito trovare i modi per condividerla per un arricchimento reciproco.
Mi pare importante chiederci che cosa il Signore ci ha fatto capire in questo periodo. Mi permetto di suggerire alcune domande che potrebbero esserci di aiuto: “Cosa ha provocato in me ciò che ho visto e vissuto? Che cosa mi ha addolorato? Che cosa mi ha consolato? Che cosa devo conservare e che cosa ho capito di dover lasciare perché inutile, superfluo e forse anche dannoso?”. In fondo, tutti dobbiamo chiederci sempre: “Che cosa si attende ora il Signore da noi?”; “ora che cosa dobbiamo fare?” (cfr. At 2,37).
Si tratta di una serie di domande che vi propongo. Ognuno può rispondere per conto proprio; sarebbe bello condividerlo poi in famiglia o con amici. Si tratta di comprendere meglio come fare tesoro della severa lezione di vita che abbiamo vissuto. Se sarà così, non avremo vissuto solo un “tempo sospeso”, ma un tempo difficile che ci ha fatto maturare anche nella fede.
Carissimi, guardiamo al futuro con la speranza che ci viene dalla fede in Colui che è risorto e ci accompagna giorno per giorno anche nelle difficoltà che la vita ci presenta. Non siamo come coloro che non hanno speranza, perché sappiamo in Chi abbiamo creduto. Chiediamo insieme la luce dello Spirito che ci aiuti a comprendere le strade che Dio ci sta indicando.
Coltivo un grande desiderio di poter riprendere presto la possibilità di celebrare insieme con voi e invoco su tutti voi la benedizione del Signore. Vi saluto con l’augurio pasquale di Gesù: “pace a voi” (Gv 20, 19).
San Benedetto del Tronto, 25 aprile 2020
Il vostro Vescovo
☩ Carlo Bresciani
Il Diario della parrocchia di San Niccolò
Celebrazione delle Esequie durante la Fase 2
Carissimi, la Fase 2 che inizierà dal 4 Maggio pv. porta con se la possibilità di tornare a celebrare la S. Messa esequiale. E’ una...
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